lunedì 11 febbraio 2013

Gelosi si nasce o si diventa? Scoperte le zone del cervello dove si palesa la Sindrome di Otello

Ne soffrono Moira Orfei e Walter Nones, Laura Chiatti, Elena Santarelli e perfino Elisabetta Gregoraci: sono tutti gelosi. E molto anche. Ma di una gelosia specifica, come la richiesta di indossare sempre pantaloni e magliette non scollate (per lei) , o di tenere a debita distanza donne (per lui), di evitare cene intime o incontri in luoghi appartati con chicchessia (valido per entrambe i sessi). Nessuno di loro comunque arriva alla gelosia delirante. Anzi, sgranano gli occhi solo al pensiero che si possa arrivare a queste devianze. Vere problematiche cui i medici associano comportamenti come lo stalking, il suicidio o altri squilibri legati comunque a una specifica area del cervello. È quanto infatti hanno stabilito Donatella Marazziti, Michele Poletti, Liliana Dell’Osso, Stefano Baroni e Ubaldo Bonuccelli, autori di uno studio specifico condotto dall'Università di Pisa e pubblicato sulla rivista Cns Spectrums della Cambridge University Pres. «Le radici neuronali della cosiddetta «sindrome di Otello - precisano i ricercatori -, si troverebbero in un'area della corteccia frontale, una zona del cervello che sovrintende complessi processi cognitivi e affettivi». Precisa Donatella Marazziti: «Grazie a un modello teorico elaborato osservando pazienti schizofrenici, alcolisti e malati di Parkinson, nei quali sono molto comuni le manifestazioni di gelosia delirante, è stato possibile raggiungere i primi dati. L'indagine empirica delle basi neurali della gelosia è solo all'inizio e sono necessari ulteriori studi per chiarirne le radici biologiche».
http://www.ilmessaggero.it/benessere/lacoppia/gelosi_si_nasce_o_si_diventa_scoperte_le_zone_del_cervello_dove_si_palesa_la_sindrome_di_otello/notizie/248520.shtml