sabato 7 dicembre 2013

Dal mare una cura per l’acne

Le alghe marine possono aiutare chi soffre di acne grazie all’azione attiva di un componente contro il principale batterio che causa la comparsa delle tante odiate pustole e brufoli. Lo studio
LM&SDP
 Una speranza per chi soffre di acne arriva dal mare e, per l’esattezza, dalle alghe che contengono sostanze in grado di impedire lo sviluppo e la crescita del Propionibacterium acnes, un batterio gram positivo che risiede nei follicoli pilo-sebacei ed è causa della condizione dermatologica che affligge milioni di persone – in particolare gli adolescenti.Gli scienziati dell’Università di Stirling – Institute of Aquaculture, hanno condotto una ricerca, poi pubblicata sulla rivista Marine Drugs, in cui si sono scoperte e validate le qualità purificanti di alcune sostanze contenute nelle alghe marine, e in particolare di alcuni acidi grassi.
«Gli acidi grassi hanno inibito la crescita del batterio a concentrazioni simili ad altri trattamenti per l’acne come il benzoilperossido e l’acido salicilico – ha spiegato il prof. Andrew Desbois della Marine Biotechnology e principale autore dello studio – Molti acidi grassi inibiscono o uccidono i batteri e ora alcuni di questi hanno dimostrato di prevenire la crescita del P. acnes. Gli acidi grassi sono presenti naturalmente sulla nostra pelle per difenderci contro i batteri indesiderati così l’applicazione di acidi grassi aggiuntivi aumenterà le nostre già esistenti difese».

La scelta di trovare nuovi trattamenti è stata dettata dalla constatazione che gli attuali farmaci impiegati nella cura dell’acne possono causare effetti collaterali e una resistenza da parte dei batteri, rendendo i farmaci meno efficaci o del tutto inefficaci.
Tra gli acidi testati e risultati attivi contro i batteri che causano l’acne vi era l’acido eicosapentaenoico (EPA), un acido grasso omega-3 già noto per la sua importanza per la salute e il benessere umani e il dihomo-gamma-linolenico (DGLA), un acido grasso omega-6 con proprietà antinfiammatorie.

L’acido grasso EPA è prodotto dalle alghe marine e poi accumulato attraverso la catena alimentare nei pesci come il salmone (questo il motivo per cui questo genere di pesce è ricco di acidi grassi essenziali omega-3), mentre il DGLA è prodotto da alcuni tipi di alghe brune.
«Normalmente, otteniamo questi acidi grassi benefici attraverso il consumo di pesce o di alghe nelle nostre diete – sottolinea Desbois – Tuttavia, stiamo pensando di formulare gli acidi grassi in un unguento che può essere applicato direttamente sulla pelle per aiutare le persone che soffrono di acne».
Saranno in molti ad attendere l’uscita sul mercato di questo nuovo trattamento.http://www.lastampa.it/2013/12/02/scienza/benessere/medicina/dal-mare-una-cura-per-lacne-RnDdYNeoWpqry8TwBmzofK/pagina.html

La dieta nordica è buona per la salute

Verdure provenienti da climi freddi, selvaggina, bacche di stagione e pesce ricco di grassi possono offrire grandi benefici per la salute, secondo uno studio

Anche la dieta nordica si compone di alimenti salutari, come per esempio la farina di segale

Chi lo dice che sia solo la dieta mediterranea a far bene alla salute? Secondo recenti studi, quella nordica non sarebbe da meno; anzi. A suggerirlo è la dietista Sydney Geraldine Georgeou che consiglia per esempio di sostituire il frumento con la segale, visto che questa contiene fibre a lenta digestione che evitano il picco insulinico e il desiderio continuo di cibo.

Anche l’olio di Colza, tanto demonizzato negli ultimi anni, sembra essere eccellente nei climi e nei periodi molto freddi in quanto  contiene molti omega-3 e pochi grassi saturi.
Che dire, invece, dei preziosi grassi contenuti nei pesci? Aringhe, sgombri e salmone si sono rivelati nello studio, ottimi oltre che per la salute, persino per la perdita di peso. La ricercatrice inoltre sottolinea che perdere peso è importante anche per la salute del cuore – come afferma anche il National Heart Foundation.
Ma non è una dieta completa se in tavola non ci sono anche frutti salutari. Via libera dunque a mirtilli, more e lamponi… tipici cibi degli abitanti del Nord. Ricchissimi di vitamine e antiossidanti, questi preziosi frutti consumati frequentemente combattono l’invecchiamento.

Secondo l’esperta, la carne che più si addice è la selvaggina: cervi, renne e alci meglio della classica carne di manzo e ricchissimi di ferro.
Tra le verdure, ricorda cavoli e cavoletti di Bruxelles, anch’essi ricchi di antiossidanti e vitamine del gruppo B.
Dai risultati relativi a una ricerca durata cinque anni è anche emerso che le persone che perdevano più peso erano quelle che seguivano la tipica dieta Danese.
A questo punto la scelta tra dieta mediterranea o nordica spetta a ognuno, in base alle proprie esigenze di salute e, ovviamente, in base al proprio credo o filosofia.
http://www.lastampa.it/2013/12/03/scienza/benessere/alimentazione/la-dieta-nordica-buona-per-la-salute-R73gBSwOgvL6h9cLKD9OEI/pagina.html