lunedì 24 settembre 2012

Cane ferito si presenta al pronto soccorso


I dottori e gli infermieri dell’ospedale di Farmington (New Mexico) sono rimasti un po’ perplessi quando il paziente si è presentato al pronto soccorso. Nulla di strano che entri qualcuno ferito ad un arto e si metta pazientemente in attesa, ma il fatto è che in questo caso si trattava di un cane.

L’animale, un pastore tedesco, aveva una ferita ad una zampa e una al muso, probabilmente causate da un altro cane ma, secondo i veterinari che poi sono stati contattati per curarlo, era abbastanza calmo e lucido (oltre che decisamente intelligente) per intuire dove andare.

Il cane è stato curato, ed è stato poi riconsegnato al proprietario, dalla cui casa era fuggito poco tempo prima.

donne che scambierebbero la loro intelligenza per un seno prosperoso


Potenza dei cliché, della pubblicità e con tutta probabilità dei modelli proposti dalle riviste di moda e dalle star… fatto sta che molte donne ritengono più importante un bel seno che non la propria intelligenza.

Dà da pensare il risultato di un sondaggio condotto per conto del sito web MyVoucherCodes.co.uk – soprattutto a ridosso della Festa della donna – che mette in evidenza come più della metà delle oltre 1.100 donne di età compresa tra i 18 e i 25 anni ritenga più importante un seno prosperoso che non la propria intelligenza. E sono le stesse che non ci penserebbero due volte a fare scambio tra il proprio QI e un paio di tette nuove. Tutto questo, anche perché pare siano convinte (il 60 percento) che proprio gli uomini siano più interessati al quello che c’è sotto il reggiseno che non quello che c’è dentro al cervello.

Anche se in minoranza, tuttavia un 43 percento è ancora convinta – o forse illusa, secondo qualcuna – che agli uomini interessi ancora l’intelligenza in una donna, piuttosto che un corpo prosperoso.
L’essere attraenti è pertanto più importante che non “essere” e basta. Secondo l’80 percento delle intervistate, per esempio, per le altre persone è molto più importante lo sguardo che non l’intelligenza, per cui ritengono che in molte occasioni siano state giudicate in base a questo. Allo stesso modo sono convinte che l’aspetto fisico sia determinante sul lavoro e per la carriera.

Quello che appare evidente dall’indagine è che le donne di oggi non si amano per quello che sono e che, secondo gli esperti, addirittura odiano il proprio corpo. La colpa, come detto, sarebbe della società che impone sempre più modelli impossibili. Non a caso, il 40 percento delle intervistate non si piace e vorrebbe  avere una figura più snella – questo, per esempio, le farebbe sentire più sicure di sé. La stessa percentuale di donne intervistate non si farebbe problema di scendere a qualche compromesso pur di ottenere la figura ideale.

L’immagine che ne esce è dunque quella di una donna smarrita, che in molti casi non riesce a esprimere se stessa perché troppo condizionata dall’icona della donna fisicamente perfetta. Dimenticando che la realtà è ben diversa dai modelli proposti dall’industria, spesso artefatti ad arte. Questa propone corpi perfetti che, come chiunque dovrebbe sapere, in natura non esistono. Nessuno è perfetto, e proprio questo è il “bello” della vita o, se preferite, la perfezione della vita.
http://www3.lastampa.it


trovato un nuovo farmaco che salva la vita.....si chiama matrimonio


Ecco un caso in cui essere single ha degli svantaggi. L’essere operati al cuore può avere effetti diversi se si è sposati o meno. In particolare, il matrimonio pare faccia aumentare le probabilità di sopravvivere, secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Health and Social Behavior.

L’uomo o la donna sposati, pare abbiano quindi maggiori chance di sopravvivere a un intervento chirurgico al cuore che non chi è single, il quale ha un rischio di morte quasi due volte maggiore. «Questa è una drammatica differenza nei tassi di sopravvivenza per le persone singole, durante il più critico periodo post-operatorio di recupero - commenta la dottoressa Ellen Idler, sociologa alla Emory University e autore principale dello studio - Abbiamo scoperto che il matrimonio ha incrementato la sopravvivenza sia che il paziente fosse uomo o donna».
E questa differenza, o effetto benefico del matrimonio, non si è mostrato soltanto nei primi tre mesi dopo l’intervento – il periodo più critico – ma anche dopo cinque anni dal bypass coronarico.

Lo studio ha preso in esame più di 500 pazienti sottoposti a intervento chirurgico di bypass coronarico elettivo, sia programmato che in situazione di emergenza. I pazienti coinvolti nell’indagine sono stati intervistati prima dell'intervento.
I dati ottenuti sono poi stati confrontati con quelli del National Death Index per ottenere i riscontri sullo stato di sopravvivenza dei pazienti.
Nonostante i dati ottenuti non siano conclusivi è risultato evidente che vi erano notevoli differenze nei tassi di sopravvivenza, in particolare nei primi tre mesi. Ma anche dopo cinque anni, le persone sole avevano il 70 percento in più di probabilità di morire, rispetto alle persone sposate.

«I pazienti sposati hanno una visione più positiva nei confronti dell’intervento chirurgico, rispetto ai pazienti single – fa notare Idler - Alla domanda se sarebbero stati in grado di gestire il dolore e il disagio, o le loro preoccupazioni circa l'intervento chirurgico, quelli che avevano un coniuge erano più propensi a dire, sì».
Il matrimonio dunque come medicina assai potente che può fare la differenza quando si tratti di affrontare situazioni critiche come un intervento al cuore.
«I risultati sottolineano l’importante ruolo dei coniugi come badanti durante le crisi sanitarie. E i mariti erano apparentemente altrettanto bravi a prendersi cura del paziente come le mogli», conclude Idler nel comunicato della American Sociological Association.
http://www3.lastampa.it

MANGIARE I FRUTTI DI BOSCO FA BENE ALLA DONNA


Ancora una volta merito dei flavonoidi – le sostanze antiossidanti contenute nei vegetali – se magiare frutti golosi come le fragole o i mirtilli può rallentare il declino cognitivo nelle donne.

A promuovere il consumo di frutti di bosco è uno studio condotto dagli scienziati del Brigham and Women 's Hospital (BWH), nel quale si è scoperto che le donne beneficiano delle sostanze antiossidanti contenute in fragole e mirtilli non solo a livello di salute generale ma, più nello specifico, in salute del cervello arrivando a rallentare il declino della memoria di 2,5 anni rispetto alla media.

Le conclusioni sono state tratte dopo aver analizzato i dati di un largo studio durato molti anni: il Nurses 'Health Study. Lo studio comprendeva una coorte di 121.700 donne di età compresa tra i 30 e i 55 anni, le quali, a partire dal lontano 1976 hanno dovuto completare una serie di questionari riguardanti il proprio stile di vita e la salute.
Dal 1980 in poi, ogni quattro anni, le partecipanti allo studio sono state intervistate al fine di stabilire la frequenza dei pasti.
Durante il periodo di follow-up, tra il 1995 e il 2001, sono state reclutate più di 16mila donne con un’età media di 74 anni che sono state sottoposte a test per la memoria ogni due anni.

I risultati dello studio sono stati pubblicati su Annals of Neurology, la rivista dell’American Neurological Association and Child Neurology Society, e mostrano che un maggiore consumo di fragole e mirtilli è stato associato a una minore velocità di declino della memoria nelle donne più anziane.
«Noi forniamo la prima prova epidemiologica che le bacche sembrano rallentare la progressione del declino della memoria nelle donne anziane – ha commentato l’autrice principale dello studio dottoressa Elizabeth Devore – Le nostre scoperte hanno significative implicazioni sulla salute pubblica. Aumentare l’assunzione di frutti di bosco è una modifica abbastanza semplice della dieta per ridurre il declino della memoria negli anziani».

I ricercatori fanno notare che questo è l’unico studio del genere ad aver preso in considerazione una tale mole di dati e averli analizzati per un così lungo periodo di tempo. Allo stesso modo è il primo studio sui frutti di bosco condotto su così grande scala.