domenica 5 gennaio 2014

Un onesto vecchietto visse per lunghi anni nella più dura indigenza. Non possedeva nulla, se non la sua misera capanna con all'interno una stufa e altre poche cose. Una notte gli fece visita uno strano sogno: una voce da dietro una porta gli suggeriva di compiere un lungo viaggio verso una città straniera. Lì, sotto il ponte del castello del sovrano, avrebbe trovato un tesoro sepolto. L'indomani, il pover'uomo fu molto stupito dal sogno così bizzarro che pretendeva di farlo partire verso un luogo talmente remoto e per giunta privo di mezzi di locomozione e di sussistenza. Ma durante le notti seguenti, il sogno si ripetè. Così, prendendo il coraggio a quattro mani, decise di mettersi in cammino verso la città indicata nel sogno. Dopo tanti giorni di marcia e dopo vari ostacoli lungo il percorso, giunse finalmente a destinazione. Ma scoprì subito una cosa che lo scoraggiò molto: il ponte era pattugliato giorno e notte dalle sentinelle reali. Non poteva certo mettersi a scavare nel punto indicato. Così ogni mattina tornava sul posto osservando fino al tramonto la situazione: magari le sentinelle si sarebbero allontanate e lui avrebbe potuto scavare. Dopo qualche giorno, il capitano delle guardie notò il suo andirivieni ed incuriosito gli si avvicinò. In tono garbato gli chiese: "Brav'uomo, da qualche giorno ti vedo andare e venire vicino al ponte reale. Posso aiutarti? Stai forse aspettando qualcuno o hai perso qualcosa?" Il vecchio, che era un uomo semplice, raccontò all'ufficiale il sogno che lo aveva spinto fin lì. "Pover'uomo" scoppiò a ridere il capitano; "Hai davvero consumato le tue scarpe per giungere sin qui da così lontano solo per dar retta a un sogno? Sei davvero un credulone! Se io fossi stato come te ora starei perdendo il mio tempo pellegrinando nella direzione opposta. Tempo fa, infatti, una voce in sogno mi esortava ad andare nel tuo paese alla ricerca di un enorme tesoro nascosto sotto la stufa di una misera capanna dove abita un onesto vecchietto che ha vissuto per lunghi anni nella più dura indigenza. Figuriamoci!", disse, continuando a ridere di quella storia che a lui pareva tanto buffa. "Ma te l'immagini vedermi arrivare fin laggiù e mettere a soqquadro tutte le capanne di quel povero paese alla ricerca di un fantomatico tesoro? Ma, fortunatamente, non sono certo un tipo che dà ascolto ai sogni o alle voci interiori!" Il vecchio, dopo averlo ascoltato con dissumilata trepidazione, salutò l'ufficiale ringraziandolo per quanto gli aveva detto. Se ne tornò così in tutta fretta alla volta di casa propria. Una volta arrivato, cominciò a scavare sotto la stufa. Scoprì un tesoro inestimabile che giaceva lì da sempre, nel luogo in cui aveva vissuto tutta la vita. Quell'enorme fortuna mise fine alle sue tribolazioni. Ma gli occorse quel lungo viaggio per scoprire il tesoro!!!


COME IL CAFFE' (leggetela)

Una figlia si lamentava con suo padre circa la sua vita e di come le cose le risultavano tanto difficili. 
Non sapeva come fare per proseguire e credeva di darsi per vinta. Era stanca di lottare. 
Sembrava che quando risolveva un problema, ne apparisse un altro. 
Suo padre, uno chef di cucina, la portò al suo posto di lavoro. 
Lì riempì tre pentole con acqua e le pose sul fuoco.
Quando l'acqua delle tre pentole stava bollendo, in una collocò carote, in un'altra collocò uova e nell'ultima collocò grani di caffé.
Lasciò bollire l'acqua senza dire parola.
La figlia aspettò impazientemente, domandandosi cosa stesse facendo il padre.
Dopo venti minuti il padre spense il fuoco.
Tirò fuori le carote e le collocò in una scodella.
Tirò fuori le uova e le collocò in un altro piatto.
Finalmente, colò il caffé e lo mise in un terzo recipiente.
Guardando sua figlia le disse:
"Cara figlia mia, carote, uova o caffé?" fu la sua domanda.
La fece avvicinare e le chiese che toccasse le carote, ella lo fece e notò che erano soffici, dopo le chiese di prendere un uovo e di romperlo, mentre lo tirava fuori dal guscio, osservò l'uovo sodo.
Dopo le chiese che provasse il caffé, ella sorrise mentre godeva del suo ricco aroma.
Umilmente la figlia domandò: "Cosa significa questo, padre?"
Egli le spiegò che i tre elementi avevano affrontato la stessa avversità, "l'acqua bollente", ma avevano reagito in maniera differente.
La carota arrivò all'acqua forte, dura, superba; ma dopo avere passato per l'acqua, bollendo era diventata debole, facile da disfare.
L'uovo era arrivato all'acqua fragile, il suo guscio fine proteggeva il suo interno molle, ma dopo essere stato in acqua, bollendo, il suo interno si era indurito.
Invece, i grani di caffé, erano unici: dopo essere stati in acqua, bollendo, avevano cambiato l'acqua.
"Quale sei tu figlia?" le disse.
"Quando l'avversità suona alla tua porta; come rispondi?"
"Sei una carota che sembra forte ma quando l'avversità ed il dolore ti toccano, diventi debole e perdi la tua forza?"
"Sei un uovo che comincia con un cuore malleabile e buono di spirito, ma che dopo una morte, una separazione, un licenziamento, una pietra durante il tragitto diventa duro e rigido?
Esternamente ti vedi uguale, ma sei amareggiata ed aspra, con uno spirito ed un cuore indurito?
"O sei come un grano di caffé? Il caffé cambia l'acqua, l'elemento che gli causa dolore.
Quando l'acqua arriva al punto di ebollizione il caffé raggiunge il suo migliore sapore."
"Se sei come il grano di caffé, quando le cose si mettono peggio, tu reagisci in forma positiva, senza lasciarti vincere, e fai si che le cose che ti succedono migliorino, che esista sempre una luce che illumina la tua strada davanti all'avversità e quella della gente che ti circonda."
Per questo motivo non mancare mai di diffondere con la tua forza e positività il "dolce aroma del caffé".


Preghiera della serenità.

Signore concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare. Il coraggio di cambiare quello che posso. La saggezza di conoscere la differenza. Concedimi la pazienza per i cambiamenti che richiedono tempo. La capacità di apprezzare tutto quello che ho. La tolleranza per quelli che hanno lotte diverse dalla mia. E la forza di rialzarmi e provarci di nuovo UN GIORNO ALLA VOLTA!!!