domenica 31 marzo 2013

Facciamo più attenzione alle unghie Non solo problemi estetici, ma anche malattie che non vanno sottovalutate: fondamentale l'esame con il dermatoscopio


Un aspetto anomalo delle unghie può essere il segnale di diverse malattie, anche sistemiche, che però gran parte degli stessi specialisti spesso trascurano. La segnalazione viene da alcuni esperti della Weill Cornell University di New York.
TUMORE DELLE UNGHIE - Anche le unghie si possono ammalare ed eventuali anomalie non vanno considerate come un mero problema estetico. Per esempio, in questa sede si possono sviluppare melanomi che, però, sono spesso più difficili da riconoscere perché non presentano la classica pigmentazione scura. «In queste circostanze è facile confondere il melanoma con un’infezione o una lesione vascolare - fa notare Richard K. Scher, professore di dermatologia del Weill Cornell Medical College di New York -. Così non è raro che questo tipo di tumore venga diagnosticato con notevole ritardo. Invece, qualora si abbia di fronte un paziente con una storia di traumi, ulcerazioni e lesioni delle unghie atipiche, bisognerebbe sempre considerare la possibilità che si tratti di un melanoma, persino in assenza di una pigmentazione anomala». Fortunatamente l’esame delle unghie con il dermatoscopio sta diventando una pratica più comune rispetto al passato, anche se, riferiscono gli studiosi americani, le informazioni più accurate si hanno analizzando con questo dispositivo non solo la matrice delle unghie, ma anche il letto e questo richiede una procedura più invasiva. Una volta diagnosticato un melanoma in situ non sempre si sa quale sia la strategia terapeutica migliore. «In questi anni c’è stata una controversia tra chi sosteneva la necessità di un’amputazione e chi invece pensava fosse sufficiente rimuovere tutta la struttura dell’unghia e quindi procedere a un trapianto. Una recente rassegna segnala che questo secondo approccio meno drastico può essere una valida opzione. Un intervento meno invasivo è la strategia migliore anche in caso di carcinoma squamoso delle unghie» riferisce Scher.

NON SOLO ONICOMICOSI - Spesso quando le unghie hanno un aspetto sospetto, il primo pensiero va alle onicomicosi. E in effetti circa il 50 per cento delle anomalie delle unghie è causato da infezioni micotiche. «Ma un altro 50 per cento non lo è - osserva Scher -. Oggi c’è la tendenza a scambiare spesso per onicomicosi lesioni che in realtà hanno ben altra origine. Meglio dunque non essere avventati. La diagnosi differenziale, in questi casi, va fatta con tumori, psoriasi delle unghie e con condizioni che richiedono l’esecuzione di una biopsia per accertarne la causa».

INVECCHIAMENTO - Come le altre parti del corpo, anche le unghie invecchiano e i pazienti possono manifestare perplessità sul loro aspetto che magari fa apparire più vecchi della propria età anagrafica. «Invecchiando le unghie possono apparire opache e increspate. Non solo, possono diventare più spesse e difficili da tagliare - spiega Scher -. Altri segni dell’invecchiamento sono la crescita più lenta e la maggiore suscettibilità alle infezioni micotiche. Inoltre, i trattamenti possono essere più complicati a causa di un rischio maggiore di effetti indesiderati, soprattutto nel caso di terapie sistemiche con antimicotici per la possibilità di interazioni con altri medicinali che, le persone anziane assumono per curare patologie concomitanti». Che dire di gel e smalti spesso usati col tentativo di rinforzare o quanto meno abbellire le unghie? «Molti dermatologi disapprovano, ma non sussistono particolari controindicazioni a meno che siano presenti allergie ai componenti presenti in questi prodotti o altri problemi particolari. Per esempio, se è presente una psoriasi ungueale oppure se le unghie si rompono e sfaldano con facilità è meglio evitare, o quanto meno limitare, l’uso di prodotti acrilici, per dare alle unghie un po’ di riposo» conclude Scher.

Antonella Sparvoli
http://www.corriere.it/salute/dermatologia/13_marzo_27/unghie-malattie_f2f2c8c8-8ca4-11e2-ab2c-711cc67f5f67.shtml

Usa, sparita fiala con virus letale Era custodita in un laboratorio del governo Provoca febbre, emorragie e alta mortalità


Allerta in Texas: dal bio-laboratorio del governo americano di Galveston è sparita una delle cinque fiale contenenti il letale virus Guanarito, proveniente dal Venezuela. Come il virus Ebola il Guanarito causa febbri con emorragie sotto pelle, negli organi interni. Non vi è alcun trattamento per la malattia e la mortalità, per chi la contrae, può arrivare fino al 20%.

RISCHIO CONTAGIO - Gli investigatori per ora non sospettano alcun atto criminale ma propendono per l'errore umano. Quello di Galveston è uno dei laboratori di massima sicurezza americano, in cui sono custoditi gli unici esemplari del virus ebola, del vaiolo ed altri campioni di malattie incurabili e per i quali non c'è vaccino. Il virus Guanarito viene trasmesso dai roditori e i ricercatori sospettano che non possa sopravvivere nella popolazione di animali del Nord America, ma in Venezuela alcune centinaia di casi sono stati registrati anche tra le persone. Infatti si trasmettere all’uomo tramite contagio animale ma si diffonde da persona infetta a persona sana tramite contatto con il sangue e i fluidi corporei. L'opinione dell'università del Texas, da cui il laboratorio di Galveston dipende è che, per l'errore di un impiegato, la provetta sia andata perduta «durante le procedure di sterilizzazione» che distruggono il materiale pericoloso.