lunedì 15 aprile 2013

Boston, due esplosioni alla maratona La polizia: “Almeno 2 morti e 22 feriti” I testimoni: “C’era sangue ovunque”


È di almeno due morti e almeno 22 feriti il bilancio provvisorio delle due esplosioni a Boston, secondo quanto hanno riferito fonti di polizia citate dalla Cnn. Fox News, dal canto suo parla di almeno tre morti. Gli scoppi hanno scosso la centralissima Copley Square nel cuore di Boston, arrivo della maratona cittadina.  

Non è chiara al momento la natura delle esplosioni che si sarebbero verificate in rapida successione l’una dall’altra. Le forze dell’ordine hanno subito evacuato l’area di fronte al Fairmount Copley Plaza Hotel, in cui c’è quartier generale della maratona. Nelle foto pubblicate su Instagram e Twitter si vede una palla di fuoco proprio davanti all’edificio, al momento in isolamento, senza che nessuno possa entrare o uscire.  

La polizia di Boston sta verificando la possibilità che un ordigno sia stato individuato al Mandarin Hotel, un albergo cinque stelle a Back Bay. Lo riporta la Cnn. Subito dopo l’attentato la polizia di New York ha fatto sapere di aver alzato il livello di guardia anche nella Grande Mela. Il vice capo della polizia, Paul Browne, ha annunciato un rafforzamento delle misure, col dispiegamento di pattuglia anti terrorismo nei luoghi simbolo di Manhattan e davanti ai principali alberghi. Anche Obama segue la vicenda. «Apparentemente c’è stato un attentato» ha detto il vicepresidente Usa Joe Biden riferendosi alle esplosioni avvenute alla maratona di Boston. «Non conosco i dettagli sulle cause», ha comunque precisato Biden. 

I TESTIMONI: “C’E’ SANGUE OVUNQUE”  
«C’era sangue ovunque», raccontano i testimoni sui social network, mentre si rincorrono i tweet di chi chiede al più presto di donarne altro nell’ospedale più vicino. «La prima esplosione è avvenuta al di là del traguardo - racconta invece il giornalista Chris Cassidy, che stava partecipando alla maratona -. Ho continuato a correre e poi ho sentito dietro di me un altro scoppio: sembrava fosse in un bidone della spazzatura. Le persone sono state colpite da una pioggia di detriti».

Allergie poco conosciute: l’allergia allo sperma


LM&SDP
Tra le mille e mille allergie che ogni giorno saltano fuori, ci mancava quella allo sperma maschile.
Un tipo di allergia che, lì per lì, può anche far sorridere i più maliziosi, ma che può invece cancellare il sorriso di chi ne è vittima, poiché rende difficile avere rapporti sessuali, e non solo.

In verità questo tipo di allergia non è nuova, ma la si conosce già da diversi anni. Il fatto è che se ne parla poco, sebbene i casi vadano aumentando di anno in anno. In Italia pare sia ancora poco diffusa rispetto a Paesi con gli Stati Uniti dove, per esempio, si stima ne soffrano tra le 20mila e le 40mila donne. A ogni modo, anche qui nel nostro Paese i casi sono sempre più frequenti e, spesso, non diagnosticati: un po’ perché siamo un popolo restio a parlare con i medici dei nostri problemi “intimi”, un po’ perché non c’è molta informazione al riguardo.

Un immunologo statunitense, che ha definito il disturbo come un’ipersensibilità plasma-seminale, ritiene che, sebbene non sia ancora diffusa come l’asma, è comunque più comune di quanto si creda. Tra i sintomi più comuni che si manifestano in chi è allergico allo sperma vi sono: orticaria, gonfiore dei tessuti molli, oppressione toracica, fiato corto e dispnea, sibilo… e perfino diarrea, vertigini o perdita di coscienza. I sintomi appaiono in genere durante o dopo il rapporto sessuale e possono perdurare anche fino a un’ora dopo il primo manifestarsi.

L’allergia può manifestarsi sia quando la donna venga in contatto con il liquido seminale dell’uomo che a seguito dell’utilizzo di prodotti anticoncezionali che, in questo caso, provocano un’irritazione di pelle e tessuti. Tra i vari prodotti che possono causare allergia vi sono il lattice utilizzato nella produzione di preservativi (o condom), le sostanze chimiche che compongono gli spermicidi o i lubrificanti per finire anche con i prodotti per l’igiene intima e la cura personale.

Al momento, l’unico modo di trattare questo tipo di allergie è identificare quale delle proteine nel liquido seminale dell’uomo sia la causa delle reazioni allergiche nella donna.  Dopo di che si procede con un processo di desensibilizzazione per promuovere la tolleranza.
Ad avere un ulteriore serio problema sono le donne che cercano una gravidanza: l’allergia allo sperma può di fatto rendere quasi impossibile avere rapporti sessuali per concepire. La soluzione attuale, che consiste nel rimuovere i possibili allergeni dal liquido seminale può provocare il rigetto da parte dell’ovulo femminile, con conseguente mancato concepimento.