lunedì 21 ottobre 2013

“Ce l’ho sulla punta della lingua”: è un primo segnale di demenza in arrivo?

Un nuovo studio ha voluto esplorare la possibilità o meno che non ricordare un qualcosa sul momento possa essere legato ai primi segnali di declino cognitivo e memoria
LM&SDP
http://www.lastampa.it/2013/10/16/scienza/benessere/ce-lho-sulla-punta-della-lingua-un-primo-segnale-di-demenza-in-arrivo-5LdSw6MNoEFf2IFScgJt8J/pagina.html
A tutti sarà capitato almeno una volta di avere “sulla punta della lingua” quel termine, quel nome… quella cosa insomma che, proprio adesso, non ci sovviene.
Ma, a parte il disagio che questi episodi possono provocare, potrebbero essere un primo segnale che stiamo perdendo la memoria? Che possiamo essere vittime della temuta demenza?

A cercare di comprendere se queste défaillance nella memoria sono normali o il segnale di qualcosa di patologico sottostante o in fase di insorgenza è uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della Virginia pubblicato sulla rivista Psychological Science, una rivista della Association for Psychological Science (APS).

Qui, lo psicologo della UV, dottor Timothy Salthouse e la collega Arielle Mandell hanno coinvolto oltre 700 ambosessi di età compresa tra i 18 e i 99 anni. I partecipanti dovevano auto-riportare se, quando e quanti episodi di “ce l’ho sulla punta della lingua” erano capitati loro. Dopo di che sarebbero stati sottoposti a una serie di test mnemonici in cui si doveva collegare un nome di luoghi famosi, personaggi famosi o nomi comuni basandosi su brevi descrizioni o immagini.
I primi risultati dei test e le prove aneddotiche hanno suggerito che le esperienze di “ce l’ho sulla punta della lingua” si verificano con più frequenza con l’avanzare dell’età. Tuttavia, il rapporto tra questi inceppamenti cognitivi e il declino cognitivo e di memoria era ancora poco chiaro.

«Ci siamo chiesti se questi auto-rapporti sono validi e, se lo sono, indicano realmente le sviste legate all’età del tipo di memoria utilizzata per la diagnosi di demenza?», spiega il dottor Salthouse.
Per questo motivo, i quiz a cui sono stati sottoposti i partecipanti erano di diversa difficoltà, con alcuni di questi che facilmente avrebbero provocato un intoppo cognitivo.

Nel complesso, i partecipanti più anziani hanno sperimentato più di questi momenti di frustrazione, rispetto ai soggetti più giovani. Questi risultati confermavano i dati auto-riferiti dai partecipanti circa i momenti di intoppo cognitivo sperimentati nella propria vita.
La buona notizia tuttavia è che dopo che i ricercatori hanno analizzato per i diversi fattori le conoscenze generali dei partecipanti, non hanno trovato alcuna associazione tra la frequenza dei momenti di inceppamento della memoria e le performance sui tipi di test mnemonici a cui sono stati sottoposti i volontari.

«Anche se l’aumento dell’età è associato a più bassi livelli di memoria episodica e con più frequenti esperienze di “ce l’ho sulla punta della lingua”, i due fenomeni sembrano essere in gran parte indipendenti l’uno dall’altro», concludono gli autori, ricordando che questi eventi non devono essere considerati un segno di demenza imminente.
Meno male.

Sogni curve perfette? il segreto è giocare d’anticipo

Anche se l’estate è appena passata, e la prossima appare lontana, per non farsi cogliere impreparati alla prova bikini è bene giocare d’anticipo, così come suggerisce il personal trainer dei Vip, Andrea Carollo, con i suoi consigli per scolpire la silhouette nella stagione fredda
LM&SDP
Le vacanze sono ormai uno sbiadito ricordo, e le prossime appaiono come un miraggio lontano. Eppure, alla fine, arrivano più in fretta di quanto previsto. E così ci si ritrova a dover fare i conti con la prova bikini, che la maggior parte delle volte coglie impreparate.
A poco servono i rimedi dell’ultima ora, l’iscrizione in palestra nel mese di maggio o le terapie d’urto che spesso causano più danni che altro. Ma come si può fare allora per arrivare all’estate in piena forma e con le “curve” perfette?
Lo spiega Andrea Carollo, il personal trainer dei Vip, in quale ritiene che l’inverno sia proprio la stagione ideale per mantenere la linea e raggiungere l’obiettivo “curve perfette”, e per cui è bene giocare d’anticipo.

Quest’anno sarà la moda a spronare le donne, dato che gli abiti invernali comparsi recentemente sulle passerelle aderiscono alla silhouette come una seconda pelle. Ma, se questo può far tremare anche le più determinate, Carollo invita a non farsi prendere dal panico e consiglia alcuni semplici esercizi per avere glutei alti e sodi.
«Occorre scegliere dei movimenti che permettano di contrarre il gluteo; per esempio eseguire degli affondi a passo lungo prima con una gamba, poi con l’altra (6 per 15 volte per ciascuna gamba)».

E se invece il tempo per esercitarsi è poco? Niente paura.
«In alternativa – suggerisce Carollo – si possono fare le scale a piedi (tutti i giorni una decina di ripetizioni da 20 secondi ciascuna) salendo però due o tre gradini alla volta».
In pratica, stare lontano da ascensori ed elevatori mobili, perché le scale tradizionali possono essere invece un prezioso alleato.

Per chi va già in palestra, infine, Carollo consiglia di dedicarsi al tapis roulant (almeno 20 minuti per 3 volte alla settimana) con un grado di inclinazione intorno al 5-6%.
«In questo modo – conclude l’esperto di fitness – il movimento stimola la contrazione dei muscoli posteriori. E il gluteo soffre, ma poi ringrazia…».
Insomma, chi ben comincia è a metà dell’opera, recita un vecchio proverbio, e forse una verità c’è. Bando alla pigrizia, quindi, e prepariamoci ad accogliere la prossima estate a braccia aperte… e curve al posto giusto.
http://www.lastampa.it/2013/10/18/scienza/benessere/lifestyle/sogni-curve-perfette-il-segreto-giocare-danticipo-dX0H0QAd0J7MEepueOjZFP/pagina.html