lunedì 1 ottobre 2012

sapevate che il dormire male fa ingrassare


 - CHI DORME POCO rischia di fare una fatica bestiale a combattere i chili di troppo. E soprattutto può avere la tendenza ad accumulare peso, sia perché si sente nervoso durante la giornata e quindi magari eccede con alimenti non proprio sani cercando rifugio al malessere psicologico nel cibo sia perché si sente stanco, e quindi mette da parte quell’attività fisica che tanto sarebbe utile per mantenersi in forma.
L’insonnia, o anche altri disturbi che possono spezzare il sonno, diventano quindi una minaccia per il metabolismo dell’organismo.

"Gli studi dimostrano che la durata del sonno appare chiaramente correlata con il rischio di sviluppare obesità sia nei bambini e negli adolescenti sia negli adulti, specie sotto i 50 anni – spiega Gian Luigi Gigli, Presidente AIMS — . Ma oggi esistono anche informazioni precise che provano come la riduzione del tempo di sonno e i disturbi del sonno sono correlati con l’alterata tolleranza al glucosio, una sorta di anticamera del diabete, e allo stesso diabete di tipo 2".
DALLA LETTERATURA scientifica, peraltro, emergono dati poco incoraggianti. Chi dorme meno di sette ore per notte, in particolare tra i 32 e i 49 anni, ha un indice di massa corporea più elevato ed una maggior probabilità di diventare obeso rispetto a quanti riposano profondamente per un periodo più lungo. Inoltre, il 15,5 per cento degli individui diabetici tende ad addormentarsi di giorno, contro il 6 per cento della popolazione di controllo. Sul fronte scientifico, oltre ai meccanismi psicologici di cui si è parlato, pare proprio che l’alterazione dei normali ritmi del sonno (attenzione, i problemi non si verificano solo se si dorme poco, ma anche se si eccede rimanendo a lungo sotto le coperte) possa indurre qualche problema sul flusso di alcuni ormoni implicati nel senso dell’appetito e nel consumo calorico. La deprivazione di sonno ad esempio determina una ridotta secrezione della leptina, ormone che interviene nei processi di regolazione dell’assunzione di cibo e al aumenta la produzione di grelina, ormone che stimola l’appetito.