giovedì 28 novembre 2013

Il sushi può far male a cuore e cervello

I pericolosi livelli di metilmercurio rilevati nel pesce come il tonno, con cui si prepara il sushi sashimi, possono aumentare seriamente il rischio di malattie cardiovascolari, deficit cognitivo e alterare lo sviluppo cerebrale
LM&SDP

Anche qui da noi, in Italia, il sushi ha riscosso un buon successo, tanto che sono ormai molti i ristoranti tipici che lo servono. Tuttavia, anche questo tipo di specialità può avere i suoi rischi: il pesce con cui si preparano alcuni di questi piatti – come per esempio il tonno – è stato trovato essere contaminato da alti livelli di metilmercurio, un metallo tossico che tra l’altro può essere causa di alterazioni dello sviluppo cerebrale, di deficit e declino cognitivo e infine di malattie cardiovascolari.

Altra cattiva notizia per gli amanti del pesce è che se lo si assumeva per via del buon contenuto in acidi grassi essenziali omega-3, il metilmercurio interferisce anche con questi acidi essenziali, noti per essere utili contro il colesterolo, le malattie (appunto) cardiache, l’ipertensione, ictus, alcuni tumori e anche il parto pretermine.

Lo studio che mette sull’avviso dal consumo di sushi è stato condotto dai ricercatori della Rutgers University e del Robert Wood Johnson Medical School. Pubblicato sul Journal of Risk Research, ha coinvolto oltre 1.200 persone che sono state oggetto di intervista sul loro consumo di pesce in genere e sushi contenente pesce. I dati raccolti, sia in base alle analisi sulla presenza di metilmercurio nel pesce che sul consumo da parte dei partecipanti, ha permesso di stabilire che il 10% di questi aveva abbondantemente superato i limiti di assunzione di metilmercurio stabiliti dal CDC e dall’OMS.

In ogni caso, secondo la dott.ssa Joanna Burgerab e colleghi, il problema maggiore pare sussista nell’assunzione di sushi come il sashimi che contiene tonno: prima di tutto per via del contenuto di metilmercurio che in questo tipo di pesce pare sia il più alto in assoluto, poi anche perché la crescente domanda sta mettendo in serio pericolo la specie.
La buona notizia, forse, è che il sushi preparato con anguilla, granchio, salmone e alghe è stato trovato avere i livelli più bassi di metilmercurio.
http://www.lastampa.it/2013/11/26/scienza/benessere/alimentazione/il-sushi-pu-far-male-a-cuore-e-cervello-5rpE4F4MDOftVIp2QUtXFI/pagina.html