martedì 15 ottobre 2013

Allergia agli acari della polvere e alle graminacee: arrivano i nuovi trattamenti

LM&SDP
Mai più starnuti, naso che cola, occhi che bruciano e lacrimano… sarebbe davvero un sollievo per i milioni di persone che soffrono di allergie come quelle agli acari della polvere, e la cosiddetta febbre da fieno o allergia alle graminacee. E, a quanto pare, una speranza c’è davvero. E la si trova in una serie di nuovi trattamenti sviluppati e testati con successo da un team di ricercatori del progetto “Adiga Life Sciences”, nato da una joint venture tra la McMaster University e la Circassia, una società britannica di biotecnologie, con il supporto del St. Joseph’s Healthcare Hamilton.

Lo studio clinico si è svolto in due parti: nel primo trial i ricercatori hanno reclutato 280 pazienti con allergia al polline. A questi sono stati registrati i sintomi relativi all’esposizione alle graminacee in un ambiente controllato. Il controllo è avvenuto sia prima del trattamento che al termine della stagione delle allergie da polline. I partecipanti sono stati poi suddivisi in due gruppi: uno atto a ricevere il trattamento con il prodotto sviluppato dai ricercatori e denominato “Grass-SPIRE”, mentre l’altro gruppo avrebbe ricevuto un placebo.
Al termine della fase di test, si è trovato che i pazienti del gruppo trattato con il nuovo prodotto avevano ottenuto significativi miglioramenti nei sintomi dell’allergia, rispetto a quelli del gruppo di controllo a placebo. Inoltre, il trattamento è stato ben tollerato.

Nella seconda fase dello studio, quello sull’allergia agli acari della polvere, i ricercatori hanno coinvolto 172 pazienti. Anche questi sono stati suddivisi a caso in due gruppi: gli appartenenti al primo gruppo hanno ricevuto un trattamento denominato “HDM-SPIRE” per 12 settimane, quattro dosi. Anche in questo caso, si è rilevato come chi aveva ottenuto il trattamento mostrasse significativi miglioramenti nei sintomi, sempre rispetto al gruppo placebo. Il trattamento è stato ben tollerato anche questa volta.

«Questo risultato – spiega nel comunicato McMaster il dottor Mark Larché, coordinatore per la progettazione dei trattamenti – è una importante conferma dell’approccio che abbiamo intrapreso per il trattamento delle malattie allergiche. I risultati positivi, in prima battuta nei confronti di una terapia dell’allergia ai peli di gatto e ora con gli acari della polvere e l’allergia ai pollini, suggeriscono che questo approccio può essere utilizzato per molte comuni allergie».
http://www.lastampa.it/2013/10/07/scienza/benessere/salute/allergia-agli-acari-della-polvere-e-alle-graminacee-arrivano-i-nuovi-trattamenti-3M8B6BM7M0PE5AzbHoA8TM/pagina.html

Le 10 peggiori cose che possiamo fare a letto

LM&SDP
La verità sulle cose che più danno fastidio a letto, e di cui si lamentano le persone, è stata messa a nudo da un’indagine condotta per conto di una nota azienda britannica produttrice di letti, la Dreams. E “a nudo” è proprio il termine giusto perché, tra i diversi motivi di lamentela, quello dell’andare a dormire nudi è uno dei più citati.

Ma andiamo per gradi. Come detto, i principali errori che si commettono a letto sono 10, il cui elenco è stato riportato qualche giorno fa dal Daily Express.
Per quasi la maggioranza delle persone intervistate, uno dei maggiori fastidi a letto è il russare (del partner, ovviamente), sebbene il 44% di questi abbia ammesso di russare a sua volta… Segue, nella lista delle lamentele, la monopolizzazione del piumone – cosa che causa o troppo caldo o troppo freddo, a seconda dei casi e dei momenti.

Gli imbarazzi fisici non sono il solo motivo di lamentela: infatti anche i problemi portati a letto influiscono sul buon sonno e l’armonia di coppia. Sono, per esempio, le liti per la suocera invadente, le dispute sulla scelta delle vacanze, gli amici, i pettegolezzi e via discorrendo.
Queste liti finiscono per sfinire – passateci il gioco di parole – la coppia che mostra sempre più insofferenza, l’uno verso l’altra e viceversa. Si pensi che un 16% dei maschi intervistati ha detto che preferirebbe andare a dormire con un peluche piuttosto che con la moglie. Allo stesso modo, il 10% di sia lui che lei hanno dichiarato che preferirebbero la compagnia a letto di un animale domestico…

Le dispute e il malcostume a letto, per il 74% degli intervistati equivalgono a sette ore di sonno perse durante la settimana. Tuttavia, e nonostante le lamentele, oltre il 50% degli intervistati ha dichiarato che passa comunque momenti piacevoli a letto con il/la partner.
Se qualcuno in questo momento ha avuto pensieri maliziosi, be’, li riponga nel cassetto. Infatti, per la maggioranza dei partecipanti questi “piacevoli” momenti sarebbero dedicati alla lettura di un libro, a navigare in Internet, a giocherellare con lo smartphone o il tablet, a controllare la posta elettronica… Insomma, tutto meno che “quello”.

Infine, sia per le coppie sposate che per quelle conviventi, l’appuntamento a letto è un’occasione per discutere del futuro: il mettere su famiglia nel primo caso o decidere di sposarsi nell’altro.
Ma, alla fine, ecco i 10 motivi per cui spesso – se si potesse – si preferirebbe saltare la pausa notturna.

1. Russare.

2. Monopolizzare il piumone.

3. Dormire nudi.

4. Agitarsi.

5. Occupare la parte del letto del partner.

6. Essere esposti agli spifferi.

7. Sentire l’alito del mattino (del partner).

8. La sudorazione (del partner).

9. Portare a letto gli animali domestici.

10. Parlare nel sonno.