mercoledì 29 maggio 2013

Patate: costano poco, valgono tanto


Secondo i nutrizionisti le patate possono essere uno dei migliori “supercibi”. A fronte di un prezzo relativamente basso, possono offrire molto per la salute grazie al loro buon contenuto di Sali minerali, vitamine e fibra
LM&SDP
In tempi di crisi anche la dieta può essere messa a rischio, e di conseguenza la propria salute.
Cercando di risparmiare denaro a tutti i costi si può essere tentati di risparmiare sulla qualità degli alimenti che si portano in tavola. Ma, per fortuna, basso costo non sempre significa scarsa qualità: è il caso delle patate.

Secondo i nutrizionisti e gli esperti dell’Università di Washington (WU), le verdure dovrebbero avere un posto di riguardo sulla tavola, e non è detto che queste debbano per forza essere sempre le stesse, ma soprattutto le più blasonate.
Le patate, per esempio, sono un buon compromesso tra risparmio e offerta – dove per “offerta” s’intende cosa possono offrire in termini di nutrizione e salute.

Il dottor Adam Drewnowski e colleghi della WU, hanno stilato quello che secondo loro era il profilo ideale di una serie di 98 tipi di verdure, analizzando la combinazione di profilo nutrizionale con il prezzo d’acquisto. Dopo questa analisi è stato creato un “indice di accessibilità” in base alle sostanze nutritive in esse contenute e il costo unitario.
Le quasi cento verdure sono poi state suddivise anche in cinque sottogruppi in base a al colore (verde scuro, rosso, arancione…) e in base al tipo (legumi, farinacei e altro).

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista PLoS ONE e suggeriscono che quanto a densità di nutrienti, vincono le verdure verde scuro. Queste, su tutte, contengono il maggior numero di sostanze benefiche e possono competere, in base a ciò, con tutte le altre.
Ma le patate, hanno le loro frecce all’arco: offrono una delle più basse opzioni di costo per quattro sostanze nutrienti chiave, tra cui potassio, fibre, vitamina C e magnesio. Anche i fagioli sono risultati una fonte a basso costo di potassio e fibre – tuttavia non quanto le patate.

«La possibilità di identificare verdure ricche di nutrienti ma convenienti è importante per le famiglie, concentrate sul risparmiare – spiega il dottor Drewnowski – […] E, quando si tratta di alimentazione a prezzi accessibili, è difficile battere le patate».

Lo studio, che è stato finanziato dalla US Potato Board, si aggiunge alla crescente banca dati della Scienza della Nutrizione che supporta l’utilizzo della patate in una dieta salutare.
Le patate sono poco caloriche, per esempio: una patata di medie dimensioni contiene soltanto 110 calorie per porzione. Non contengono sodio (importante per non far alzare la pressione arteriosa) e colesterolo. Quanto a potassio, di solito siamo portati a prendere in considerazione le banane, tuttavia se una banana contiene circa 450 grammi di potassio, la patata ne contiene 620 grammi.
Infine, le patate forniscono circa la metà della dose giornaliera raccomandata di vitamina C.
Ecco quindi tutta una serie di motivi in più per non dimenticare le patate la prossima volta che andremo a far spesa.