venerdì 30 novembre 2012

Il prurito è contagioso ...............Al pari dello sbadiglio, vedere qualcuno che si gratta è contagioso, anche senza saperne la causa. In più, se si pensa a un qualcosa che provoca prurito, ci si ritrova a grattarsi comunque. Lo studio

Sarà capitato a tutti di vedere qualcuno sbadigliare e poi ritrovarsi a sbadigliare a propria volta, senza che magari lo si volesse. In alcuni casi poi, anche il solo pensarci c’induce a sbadigliare.
Ma, a quanto sembra, lo sbadiglio non è il solo a essere “contagioso”: secondo uno studio britannico infatti anche il prurito – o meglio il grattarsi – è trasmissibile.

Attenzione dunque a incrociare con lo sguardo qualcuno che si gratta, perché potremmo ritrovarci anche noi a passare con insistenza le unghie sulla nostra pelle, causandoci anche graffi ed escoriazioni, avvertono i ricercatori della Liverpool John Moores University e l’Università di Manchester. E il bello del prurito è che siamo in grado di provocarcelo  – un po’ come per lo sbadiglio – anche soltanto pensandoci, vedendo delle immagini di qualcuno che si è procurato dei graffi grattandosi o, per esempio, vedendo delle formiche scorrere a terra e pensare al fastidio che potrebbero causarci.

Per arrivare a concludere che il prurito è davvero contagioso, i ricercatori hanno reclutato un gruppo di 30 soggetti ambosessi a cui sono state fatte visionare delle immagini relative a situazioni di prurito e non prurito per osservare quali fossero le reazioni dei partecipanti alle diverse situazioni. In particolare, i volontari hanno visto delle immagini che non ritraevano solo persone che si grattavano, ma anche le conseguenze come, per esempio, dei graffi. Quello che non era presente nelle immagini era la causa del prurito – per cui i soggetti non ne erano a conoscenza.

«I risultati suggeriscono che, mentre la sensazione di prurito può essere efficacemente trasmessa dal vedere altri che stanno sperimentando stimoli sul corpo legati alla sensazione di prurito, il desiderio di grattarsi è provocato in modo più efficace dalla visualizzazione di persone che si grattano e dai risultati del grattarsi come i graffi – spiega alla BBC il prof. Francis McGlone, neuroscienziato cognitivo della Liverpool John Moores University, che ha condotto lo studio – I nostri risultati possono aiutare a migliorare l’efficienza dei programmi di trattamento per le persone che soffrono di prurito cronico».

Come accennato, lo stimolo spesso irrefrenabile a grattarsi non è solo provocato dal vedere un altro che si gratta, ma anche dal pensare al prurito, alla causa di esso (pensare ai pidocchi o vederli, per esempio) e, infine, vedere anche i graffi provocati dal grattarsi: in altre parole, non c’è scampo.
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La donna è più attraente d’inverno ...............le donne pare siano più attraenti in autunno e inverno, quando il proprio corpo è meno ostentato e più nascosto. Ecco quanto emerge da uno studio a tema condotto da scienziati polacchi sul potere femminile di sedurre i maschi a seconda delle stagioni

È una condizione su cui tutti concordano: ciò che è nascosto attira di più che non quello che è esibito. Ecco dunque il perché le donne, secondo gli uomini, sono più attraenti d’inverno – quando il “vedo e non vedo” è più facile da mettere in pratica.

Ad aver voluto capire che differenza avevano le stagioni sull’attrattività femminile e il rischio di adulterio o scelta del partner, sono stati i ricercatori del Dipartimento di Antropologia dell’Università di Breslavia in Polonia, i quali hanno coinvolto un gruppo di 114 uomini di diverse età, cultura e residenza (aree urbane o rurali) a cui sono state fatte visionare delle foto che ritraevano delle donne nelle diverse stagioni, con relativo abbigliamento adatto alla situazione, e in diverse pose: dal solo viso, alla vita, al decolleté. Allo stesso modo, è stato chiesto loro in quali periodi trovassero più attraenti le proprie mogli o partner.

I risultati finali sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Perception e, da questi, si scopre come proprio la variazione stagionale influisce sulle scelte e l’attrattività. Secondo il dottor Boguslaw Pawlowsk e il collega P. Sorokowski, anche se non si sa bene il perché di questa differenza, può essere che i corpi femminili siano più attraenti per gli uomini perché in inverno sono meno mostrati e questo nascondere stuzzica di più la fantasia.
I dati raccolti hanno così permesso di scoprire che, in quanto ad attrattività, la variazione stagionale presentava un picco in autunno e in inverno per quel che riguardava le donne. Alla domanda di valutare invece la propria attrattività, gli uomini non hanno mostrato variazioni a seconda delle stagioni.

«Dal momento che in estate gli uomini sono molto più esposti alla visione di corpi femminili maggiormente scoperti che in inverno, la nostra ipotesi è che gli stimoli presentati agli uomini in estate possono essere valutati come meno attraenti rispetto agli stessi stimoli, presentati agli stessi uomini, in inverno – scrivono gli autori dello studio – Come previsto, le valutazioni di attrattività del corpo e del seno femminile erano più basse in estate che in inverno. Questo effetto può anche contribuire a già osservate variazioni comportamentali legate alle interazioni umane maschio-femmina».
«L’effetto che abbiamo rivelato potrebbe causare diversi livelli stagionali di valutazione maschile circa l’attrattiva femminile o influenzare le decisioni dei maschi nella scelta del partner – aggiungono gli autori – E’ anche possibile che tale stagionalità potrebbe essere correlata ad alcune fluttuazioni dell’attività sessuale e quindi potrebbe essere in relazione, per esempio, ad alcune fluttuazioni annuali di comportamento come l’adulterio».
In sostanza, in inverno la donna è più attraente e l’uomo più incline a subirne il fascino fino al punto di cadere in tentazione.
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