domenica 11 novembre 2012

La salute del cuore si legge nel viso ...........Chi mostra un viso invecchiato, o appare più vecchio di quanto non lo sia, può essere più a rischio di malattie cardiache o attacco di cuore. Uno studio svela quali sono i segni premonitori


Apparire più giovani non è solo una questione estetica, ma può essere indice di salute del cuore, secondo gli specialisti e i cardiologi riuniti a Los Angeles per il congresso annuale della American Heart Association (AHA).

Poco vale sottoporsi a lifting e ritocchini vari per apparire più giovani: la possibilità che si sia a rischio di malattie cardiache o attacchi cuore (come infarto e simili) resta comunque. Il viso naturalmente giovane o invecchiato è dunque lo specchio della salute del cuore, ritiene la dottoressa Anne Tybjaerg-Hansen, professore di biochimica clinica presso l’Università di Copenaghen (Svezia), che ha coordinato uno studio nel quale sono stati svelati quali sono i segni distintivi.

I ricercatori, per arrivare alle loro conclusioni, si sono avvalsi del Copenhagen City Heart Study, avviato verso la fine degli anni Settanta. Lo studio ha visto il coinvolgimento di circa 11mila persone con un’età media di 40 anni e più.
Tutti i partecipanti sono stati osservati e catalogati in base ai segni visibili sul volto come, per esempio, rughe nei vari punti del viso, il colore dei capelli (ossia l’incanutimento), la stempiatura o la calvizie; l’ingiallimento e i depositi di grasso nei pressi delle palpebre – detti xantelasmi; la cordonatura e le pieghe dei lobi delle orecchie e via discorrendo.

Durante il periodo di follow-up, durato 35 anni, si sono verificati 3.400 casi di malattie cardiache. Di cui 1.700 partecipanti hanno subìto un attacco di cuore.
A seguito della osservazione e comparazione dei segni associati all’invecchiamento, i ricercatori hanno stabilito che in linea generale la presenza maggiore di rughe e capelli grigi è collegata a un aumentato rischio di malattia. Gli altri quattro segni rivelatori come la stempiatura, la calvizie, i lobi delle orecchie piegati e i depositi di grasso vicino alle palpebre sono stati associati a un aumentato rischio di malattie cardiache.
Nello specifico, tra i partecipanti allo studio che mostravano i quattro segni del tempo avevano il 39% più probabilità di sviluppare malattie cardiache e il 57% più probabilità di avere un attacco di cuore, rispetto a coloro che presentavano un aspetto più giovanile a parità di età.

«L’osservare chi appare più vecchio per la sua età è un buon segnalatore di una scarsa salute cardiovascolare – ha spiegato nel comunicato UC, la dottoressa Tybjaerg-Hansen – Controllare questi segni visibili di invecchiamento dovrebbe essere parte della routine di ogni esame medico fisico».
Altri specialisti, commentando i risultati dello studio, sottolineano che questi segni dell’invecchiamento non sono da confondere con una causa delle malattie cardiache, ma semmai soltanto un possibile riflesso. Allo stesso modo, i casi vanno trattati singolarmente e la presenza più o meno marcata di rughe o altri segni non deve far necessariamente intendere che si è malati di cuore. D’altronde l’invecchiamento è parte della vita, e questo implica che la salute possa risentirne. Se tuttavia una persona appare più vecchia di quello che effettivamente è, è più probabile che sia più sciupata e forse più debole, per cui anche potenzialmente più soggetta a malattie che non il coetaneo più in forma.
Uno stile di vita sano può, in questi casi, fare spesso la differenza e non solo nell’apparire più giovani, ma anche nell’esserlo davvero.
http://www.lastampa.it