domenica 9 febbraio 2014

Re Artù chiedeva ogni giorno informazioni a Merlino sui giovani che si preparavano a diventare cavalieri della tavola Rotonda: "Mi raccomando, sono loro il futuro di Camelot!". I giovani venivano educati ai grandi lavori e sottoposti a estenuanti prove fisiche e d'intelligenza. Arrivò il giorno dell'ultima prova quando un ragazzino si presentò come assistente di Merlino. "Come prova finale", disse, "dovete aprire quella porta senza sfondarla". Scoppiarono in una risata pensando alla facilità dell'operazione. Ma dovettero ricredersi perché era senza serratura e senza chiave. Cominciarono allora ad esprimere il loro parere parlando uno sull'altro. "Troppe bocche e poche orecchie!" pensò l'assistente. Cercò di aiutarli ma nessuno lo degnò di attenzione perché era solo un ragazzo. Alla fine si arresero tutti eccetto il figlio di Artù che continuò fin quando, sfinito, ammise di non sapere più cosa fare. "Hai provato a bussare?" chiese l'assistente. Al suo "toc toc" la porta si aprì. "Ma perché non l'hai detto prima?", chiese stizzito il principe. "Perché solo ora hai deciso di ascoltarmi!". Così dicendo l'assistente si trasformò in Merlino e concluse: "Ragazzi miei, ragionate sempre con la vostra testa, ma non dimenticatevi di ascoltare chi vi è accanto". Ragiona sempre con la tua testa, ma non dimenticare di ascoltare chi ti è accanto... Da : "I pensieri del Gufo"


Alcune persone vivono credendo che ci sia sempre un domani, che la vita scorre liscia. Non è così, alcuni se ne vanno in un attimo. Quindi pensa. Pensa ai "ti amo" non detti, ai baci non dati per rancore, alle storie non risolte, alle incomprensioni che durano una vita, alle carezze non date, ai rancori non risolti, alle offese fatte e non saldate, alle cose non dette per paura o per giudizio degli altri, alle paure che ti attanagliano i progetti, ai vuoti colmati nell'indifferenza, ai sogni...all'amore scappato per una semplice delusione... Perchè alla fine tutti se ne vanno e potresti anche non aver dato l'ultimo sguardo, bacio, o addio o aver detto un semplice "ti voglio bene" a chi serbi nel cuore. M.W. Fearn


Crescendo impari che il caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane. E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero libera i pensieri. Impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità. Richard Bach