sabato 9 marzo 2013

Cervello femminile Vs cervello maschile. Il parere del neurologo

«Negli ultimi anni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto particolare attenzione sulla diversità con cui numerose patologie neurologiche, che un tempo erano ritenute prettamente maschili, si manifestano molto di più nella popolazione femminile – spiega il prof. Federico – La Società Italiana di Neurologia, che si prepara a celebrare dall’11 al 17 marzo la Settimana Mondiale del Cervello ha attivato l’organizzazione di un gruppo di studio che indaga sulla Neurologia di Genere promuovendo la conoscenza del cervello, delle sue funzioni e delle sue patologie in relazione alle diversità tra maschio e femmina. I dati scientifici, infatti, evidenziano chiare e nette differenze tra il cervello femminile e quello maschile, differenze che sono genetiche, ormonali e strutturali anatomo-fisiologiche, con importanti conseguenze sulle funzioni cerebrali e anche su alcune malattie».

Donne e uomini sono dunque differenti non solo anatomicamente e per il modo di approcciarsi alla vita, ma anche nell’utilizzo di uno dei più importanti organi del corpo: il cervello appunto.
Ma quali sono le reali differenze tra il cervello maschile e femminile, e come si mostrano?
«A parità di quoziente intellettivo, gli uomini hanno sei volte e mezzo la materia grigia delle donne, che è collegata all’intelligenza  generale – fa notare il prof. Federico – mentre le donne hanno dieci volte la materia bianca dell’uomo, che ha la funzione di relazionare le aree cerebrali tra loro».

Se le differenze strutturali sono così evidenti, come si traduce questo nella pratica?
«Sono evidenti anche differenze sull’impiego delle aree del cervello – spiega Federico – le donne utilizzano in maniera dominante il lobo frontale, area legata ai processi decisionali, molto connessa alle cosiddette aree “limbiche”, sede dell’emotività, mentre l’uomo è tendenzialmente portato a coinvolgere, nel processo di ragionamento, una zona più vasta di corteccia. Il processo decisionale delle donne è quindi influenzato dall’area emozionale in misura maggiore rispetto a quello degli uomini: l’uomo tende ad elaborare la realtà basandosi soprattutto sull’emisfero sinistro, razionale, logico e rigidamente lineare, al contrario la donna utilizza in misura maggiore l’emisfero destro che permette di compiere operazioni mentali in parallelo. Il celebre “intuito” femminile si basa quindi proprio sulla possibilità del cervello di elaborare la realtà in modi diversi e paralleli».

Cervello maschile Vs cervello femminile, chi vince dunque?
Forse, alla fine, nessuno dei due tuttavia, «il cervello femminile – conclude il prof. Federico – essendo più dinamico dal punto di vista metabolico ed abituato a situazioni legate a variazioni ormonali, è caratterizzato da una maggiore elasticità. In situazioni complesse è dunque avvantaggiata la donna, perché il cervello femminile è meno “rigido” e portato, quindi, ad analizzare uno spettro più ampio di dati e possibilità; al contrario, il cervello maschile è favorito in situazioni semplici e collaudate».

La Settimana Mondiale del Cervello
Durante la Settimana Mondiale del Cervello, che si terrà dall’11 al 17 marzo 2013, sono previste numerose iniziative: incontri divulgativi, convegni scientifici, attività nelle scuole elementari e medie, visite guidate dei reparti e dei laboratori ospedalieri all’interno del progetto “Neurologia a Porte Aperte”, con l’obiettivo di divulgare la conoscenza del nostro organo più affascinante.
http://www.lastampa.it/2013/03/08/scienza/benessere/cervello-femminile-vs-cervello-maschile-il-parere-del-neurologo-z9V0YrL3TtjpC6AZgwBqhI/pagina.html