domenica 10 febbraio 2013

sapevate che il chewing gum aumenta le prestazioni del cervello?


Masticare la “gomma” pare aumenti le performance del cervello favorendo le facoltà mentali di pensiero, aumentando i livelli di attenzione e velocizzando il tempo di reazione
La gomma da masticare, o chewing gum, utilizzata spesso per sopperire al non avere a portata di mano un dentifricio o anche solo per il gusto di masticare un qualcosa, pare possegga delle risorse inaspettate.
Masticare un chewing gum, secondo uno studio, avrebbe un’azione benefica sul cervello e le facoltà mentali, aumentando la capacità di pensiero, il livelli di attenzione e anche i tempi di reazione.

Lo studio, condotto dagli scienziati giapponesi dell’Istituto Nazionale di Scienze Radiologiche (NIRS), mostra come i masticatori di chewing gum avessero attivato ben 8 diverse aree del cervello e fossero del 10% più veloci nei tempi di reazione, rispetto a chi non masticava il chewing gum.
«I nostri risultati suggeriscono che masticare ha indotto un aumento del livello di eccitazione e attenzione – scrivono gli autori nella nota NIRS – oltre a un effetto sul controllo motorio e, di conseguenza, tali effetti potrebbero portare a un miglioramento delle prestazioni cognitive».

Il team di ricerca ha coinvolto nello studio 19 adulti sani, di età compresa tra i 20 e i 34 anni. L’intento era quello di valutare e determinare se l’atto della masticazione avesse un impatto sulla capacità di pensiero e la sua rapidità, nonché sull’attenzione.
I partecipanti sono stati poi sottoposti a una serie di test, della durata di 30 minuti, nelle due diverse situazioni: durante la masticazione di un chewing gum e no.
I test prevedevano l’osservazione su uno schermo di computer di una serie di immagini rappresentanti cinque frecce, che puntavano a destra o a sinistra. I partecipanti dovevano premere un tasto o con il pollice destro o con il pollice sinistro, a seconda della direzione della punta della freccia.

L’analisi delle reazioni da parte dei volontari e stata condotta in tempo reale, mentre i soggetti erano sottoposti ai test. Allo stesso modo, per mezzo di una risonanza magnetica funzionale (fMRI) si è osservato quali aree del cervello erano attive nelle due diverse situazioni: durante la masticazione e non.
Come accennato, i risultati dello studio, pubblicati su Brain and Cognition, hanno mostrato che mentre i volontari masticavano il chewing gum, il tempo di reazione era più veloce, rispetto a quando non masticavano. Nello specifico, i masticatori reagivano in 493 millisecondi, rispetto ai 545 millisecondi dei non-masticatori.
Oltre a questo, nei masticatori le aree del cervello associate al movimento e l’attenzione erano più attive.

Tra le varie ipotesi formulate dagli autori dello studio, per questo aumento delle performance, vi sono una maggiore irrorazione sanguigna al cervello promossa dall’aumento della sollecitazione, che andrebbe a influire sulla velocità di elaborazione cognitiva. Altra ipotesi è la possibile sensazione di rilassatezza che indurrebbe il masticare, per cui nei volontari si accentuavano il tempo di reazione e l’attenzione.
In realtà, il perché masticare un chewing gum produrrebbe questi effetti non è del tutto chiaro. Tuttavia, anche se questi effetti non sono così eclatanti, è indubbio che l’effetto c’è – ed è stato misurato. Masticare un chewing gum dunque può essere un modo per rilassarsi e aumentare le funzioni cerebrali: due vantaggi che, comunque sia, non sono da scartare.
http://www.lastampa.it/2013/02/08/scienza/benessere/lifestyle/il-chewing-gum-aumenta-le-prestazioni-del-cervello-fLduku5J4QLGhxVn4XZQZP/pagina.html

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