domenica 30 settembre 2012

Vitamina B12: gli alimenti dove è possibile trovarla e perchè è così importante


La vitamina B12, altrimenti conosciuta come cobalamina, è una sostanza molto importante, presente in vari alimenti, e conosciuta da diversi anni. Infatti, la sua struttura è stata resa nota nel 1956 circa, in seguito a delle ricerche condotte sull’anemia perniciosa. Quest’ultima è causata, appunto, da un ridotto assorbimento della vitamina B12, con conseguente alterazione della maturazione degli eritrociti. Il problema di un’alimentazione priva o quasi di cobalamina, come ad esempio quella vegana, è sempre argomento di dibattito proprio per i disturbi che ciò causa. Infatti, associata all’anemia si ha la comparsa di stanchezza e perdita della memoria, oltre che disturbi a livello cognitivo. Perché la mancanza di carne in questo tipo di alimentazione non permette l’introduzione e l’assorbimento del giusto fabbisogno giornaliero di questa sostanza indispensabile per la salute.
Gli alimenti che contengono vitamina B12 sono soprattutto quelli di origine animale. La carne è quello che ne contiene la maggiore quantità, con al primo posto il fegato di ovino, seguono altri tipi di carne come il vitello, l’oca, il pollo, il tacchino, ma anche pesci come lo sgombro e il salmone, il polpo, e mitili come cozze e ostriche. Altri alimenti che contengono cobalamina (in concentrazioni molto inferiori rispetto alla carne), che derivano da quelli di origine animale, e che di solito si trovano anche nella dieta vegana, sono le uova (di gallina, di oca, di anatra), i formaggi (il parmigiano, la caciotta, la scamorza, la mozzarella di bufala, il provolone, il pecorino, e tanti altri), ma anche il latte, lo yogurt (che ne contengono solo tracce). Ecco perché
gli esperti continuano a sottolineare quanto possa essere pericoloso seguire una certa alimentazione carente di determinati cibi. Gli ultimi elencati sopra sono veramente carenti di vitamina b12, non riuscendo sicuramente a raggiungere le concentrazioni ideali giornaliere.
Ci sono tuttavia svariati modi per introdurla nel nostro organismo, attraverso la dieta e mediante gli integratori. La vitamina B12, infatti, non viene prodotta né dalle piante né dagli animali, quindi l’unico modo è assumerla dall’esterno per sfruttarne le sue importanti proprietà utili al corpo. Infatti, la cobalamina viene prodotta da microrganismi che si trovano in natura, che vengono assunti dagli animali sia mediante i vegetali che attraverso l’acqua. Alla fine di questa catena si arriva all’uomo che nutrendosi di questi animali riesce ad assumere la vitamina. È importantissima per il metabolismo cellulare, in particolar modo per le cellule del sangue e del sistema nervoso. Ecco perché una sua carenza causa dei gravi problemi di anemia (macrocitica o megaloblastica, cioè dei globuli rossi di dimensioni troppo elevate). Inoltre concentrazioni troppo basse causano l’accumulo di un amminoacido, l’omocisteina, sia a livello nervoso che vascolare, che svolge un’azione tossica con la conseguente possibilità di insorgenza di attacchi cardiaci, ictus trombotici e trombosi vascolari. Tra i sintomi spia di una carenza di vitamina B12 i primi sono sicuramente la fatica, la stanchezza, la difficoltà a camminare, la balbuzie, l’ansia, una maggiore sensibilità al freddo, la cefalea, le vertigini, le palpitazioni e la difficoltà a respirare. Riconosciuto il problema, e la tempestività della diagnosi possono risolvere in particolar modo i problemi a livello del sangue, e quindi dell’anemia, mentre quelli a
livello del sistema nervoso, purtroppo (se non si agisce nel minor tempo possibile), saranno irreversibili. Per evitare tutti questi gravi problemi occorre fare attenzione alla propria dieta e seguire un'alimentazione bilanciata senza la carenza di determinati cibi.

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