lunedì 18 febbraio 2013

il miglior modo per prendere la giusta decisione?.......è distrarsi

Se abbiamo un problema che ci assilla, se dobbiamo prendere una decisione o risolvere una questione, pensarci troppo su potrebbe essere controproducente. Al contrario, distrarsi, pensare ad altro o addirittura non pensarci proprio, magari dormendo, aumenta di fatto le probabilità che la soluzione arrivi.

Ecco quanto suggerito da un nuovo studio condotto dai ricercatori Usa della Carnegie Mellon University (CMU) che conferma e amplia quanto già sostenuto da un precedente studio, ossia che bastano due minuti di distrazione per far sì che il cervello sia in grado di valutare meglio una situazione e farci prendere una decisione in merito a una scelta.

In questo nuovo studio, il dottor David J. Creswell e colleghi dell’Health and Human Performance Laboratory hanno reclutato 27 adulti sani che hanno poi collegato a un sistema di neuroimaging al fine di osservare i processi cerebrali. Durante questa fase, i partecipanti hanno ricevuto informazioni riguardanti beni e oggetti come, per esempio, delle automobili. I volontari dovevano poi prendere delle decisioni al riguardo.
Prima che prendessero queste decisioni, i partecipanti sono tuttavia stati invitati a espletare un compito matematico che consisteva nel memorizzare sequenze di numeri – il compito aveva il ruolo di distrarre i soggetti dal dover prendere la decisione precedente circa la scelta di un’auto.

I risultati ottenuti hanno mostrato che il cervello riesce a lavorare, per così dire, in background, ossia riesce a elaborare in modo inconscio le informazioni anche quando si è impegnati in altre attività che distraggono.
«Questa ricerca comincia a sgretolare il mistero sul nostro cervello e i processi decisionali inconsci – spiega nel comunicato CMU il prof. Creswell – Questo dimostra che le regioni del cervello importanti per le decisioni rimangono attive anche quando il nostro cervello può essere contemporaneamente impegnato in attività non correlate, come pensare a un problema di matematica. La cosa più intrigante di questa scoperta è che i partecipanti non avevano alcuna consapevolezza che il loro cervello stavano ancora lavorando sul problema di decisione mentre erano impegnati in un compito estraneo».

Le immagini ricavate con la Functional Neuroimaging (o funzionale) hanno confermato che vi era un’attivazione della corteccia visiva e prefrontale, due regioni note per essere responsabili dei processi di apprendimento e quelli decisionali quando i partecipanti erano stati sottoposti alla presentazione dei prodotti su cui avrebbero dovuto prendere una decisione. Ma non solo, infatti queste stesse aree del cervello erano attive anche quando i partecipanti sono stati distratti con il compito matematico.
Infine, i risultati dello studio, pubblicati su Social Cognitive and Affective Neuroscience, hanno mostrato che più vi era attività nelle cortecce e più i partecipanti erano in grado di prendere la decisione migliore. Una dimostrazione che distrarsi fa bene anche quando ci si trovi a dover decidere per un qualcosa, che sia un acquisto, un lavoro, un sentimento e via dicendo
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