mercoledì 13 febbraio 2013

Perché le donne hanno mani e piedi freddi?.qui c'è la spiegazione

«Che gelida manina. Se la lasci riscaldar…», cantava Luciano Pavarotti ne La Bohème, di Giacomo Puccini. Una frase che ben si addice allo stato in cui, di solito, si trovano mani e piedi femminili.

Ma se il ridurre l’afflusso di sangue alle estremità per proteggere e tenere al caldo gli organi vitali interni – un processo naturale di difesa messo in atto dal corpo – è cosa normale, specie quando fa freddo, allora perché nelle donne pare che questa situazione sia la norma anche quando all’apparenza non ve n’è bisogno?
E’ quello che si sono domandati ora gli scienziati dell’Università di Portsmouth – e si domandano da tempo immemore tutti i mariti quando vanno a letto e incontrano i piedi della propria moglie.

Il mistero delle cadaveriche estremità femminili pare sia, ancora una volta, da svelare facendo riferimento agli ormoni e sull’influenza che questi avrebbero sui cosiddetti “termo-recettori”.
Secondo il britannico Michael Tipton, professore di Fisiologia Umana Applicata presso l’Università di Portsmouth, questi recettori della grandezza inferiore a un millimetro e che si trovano sotto la superficie della pelle sono i responsabili della variazione di temperatura.
Di norma, i termo-recettori regolano la temperatura in modo che risulti confortevole, agendo sull’afflusso di sangue che giunge ai capillari: quando fuori la temperatura scende, avviene una riduzione di questo afflusso.
Come detto, il sangue viene dirottato in maggiore quantità verso gli organi interni vitali come cuore, polmoni, fegato eccetera in modo che siano protetti dal calore. Di conseguenza, un ridotto afflusso di sangue alle estremità – detto vasocostrizione – causa una discesa della temperatura: ecco perché ci ritroviamo con mani, piedi, naso… freddi.

«Sono le mani, il viso e i piedi che tendono a essere più freddi – spiega il prof- Tipton – e questo in parte è perché sono più esposti, ma è anche perché il corpo sacrificherà queste estremità per mantenere caldi gli organi interni».
Ora, se il processo è del tutto naturale, nelle donne pare sia estremizzato.
Lo studio che ha dunque inteso indagare su questo fenomeno insolito è stato pubblicato su The Lancet, e mostra come possa essere oltre misura proprio nelle donne, rispetto agli uomini. Nelle donne esposte alle basse temperature, la vasocostrizione avviene in tempi molto più rapidi, hanno suggerito precedenti studi.
«Il flusso di sangue nella pelle si riduce prima e più intensamente rispetto agli uomini – sottolinea Tipton – e poi alle donne ci vuole più tempo per riscaldarsi».

Una buona notizia, fanno notare i ricercatori, è che è solo la temperatura delle estremità femminili a scendere così drammaticamente, e non quella interna corporea – per cui non vi è rischio per gli organi interni diverso da quello degli uomini.
Dietro a questo fenomeno tutto femminile, come accennato, ci sono gli ormoni. Nella fattispecie gli ormoni estrogeni che sono deputati alla regolazione dei vasi sanguigni periferici. Avviene così che alti livelli di estrogeno renda più sensibile alla temperatura.
Durante le varie fasi mensili di ovulazione, e ciclo mestruale, poi, la donna è ancora più sensibile alle variazioni climatiche – che mostra con un più o meno evidente raffreddamento delle estremità. I ricercatori ritengono che questo processo possa avere anche un collegamento con la necessità di proteggere il feto dal freddo, quando in gravidanza.

Sebbene saranno necessari ulteriori approfondimenti per comprendere appieno questo fenomeno, è indubbio che, da sempre, le donne si caratterizzano per questa loro singolare peculiarità da “brivido”.


http://www.lastampa.it

2 commenti:

  1. La sensazione di freddo esagerato , anche in assenza di un freddo vero e proprio , è da considerarsi come un segno di insoddisfazione interna , che molto spesso è tipico nelle donne .

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  2. Ma dai che str....non è vero. ..

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