sabato 23 febbraio 2013

L’Antitrust: “Rc auto, si paga troppo Riformare il sistema dei risarcimenti”


In Italia le polizze Rc auto sono più care che negli altri paesi europei, ci sono più sinistri ma minori frodi scoperte. Maggiori anche i costi dei risarcimenti. Pensionati, giovani e quarantenni i più penalizzati. È quanto emerge dall’indagine conoscitiva dell’Antitrust sulla Rc auto, decisa il 6 febbraio scorso. Il premio medio è più del doppio di quelli di Francia e Portogallo, supera quello tedesco dell’80% circa e quello olandese di quasi il 70%.  

La crescita dei prezzi per l’assicurazione sul periodo 2006-2010 è stata quasi il doppio di quella della zona Euro e quasi il triplo di quella registrata in Francia. «L’Antitrust conferma che il contratto base e altre misure pro-concorrenza prese sul fronte assicurazioni erano necessarie», ha afferma su Twitter il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, commentando i risultati dall’indagine conoscitiva dell’Antitrust. 
Secondo l’Autorità, il nostro Paese si caratterizza per la frequenza sinistri e il costo medio dei sinistri più elevati tra i principali paesi europei: in particolare, la frequenza sinistri è quasi il doppio di quella in Francia e in Olanda e supera di circa il 30% quella in Germania; il costo medio dei sinistri in Italia supera quello della Francia di circa il 13%, quello della Germania di oltre il 20% ed è più del doppio di quello del Portogallo. Tuttavia il numero delle frodi accertate ai danni delle compagnie in Italia appare quattro volte inferiore a quello accertato dalle compagnie nel Regno Unito e la metà di quello accertato in Francia.  

L’indagine conferma, analizzando le polizze reali, aumenti molto forti successivi all’introduzione del risarcimento diretto. È stata condotta su sette ipotetici profili di assicurati diversi, ciascuno dei quali con caratteristiche di rischio diverse. Ad ogni compagnia è stato quindi chiesto di fornire informazioni sui premi effettivamente corrisposti da ciascun profilo di assicurato in ciascuna delle trenta province analizzate. I premi per l’RC Auto sono cresciuti sull’arco temporale analizzato (2007-2010) a tassi piuttosto significativi per quasi tutti i profili di assicurato e in larga parte degli ambiti provinciali considerati nell’indagine, sia per i maschi che per le femmine. 

I pensionati con vetture di piccola cilindrata, i giovani con ciclomotori e i quarantenni con i motocicli sono le categorie di assicurati per le quali i premi sono aumentati in gran parte delle province incluse nel campione analizzato. Ad esempio, gli aumenti annui medi delle polizze RC Auto a livello provinciale sul periodo 2007-2010 hanno raggiunto il 20% nel caso di un neo-patentato con un’auto di piccola cilindrata, il 16% all’anno per un quarantenne con un’autovettura di media cilindrata, il 9-12% per un pensionato (donna o uomo) con un’autovettura di piccola cilindrata, il 12-14% all’anno per un diciottenne (donna o uomo) con un ciclomotore e superato il 30% annuo per un quarantenne (donna o uomo) che assicura un motociclo. Le province con gli aumenti più significativi sono localizzate nella gran parte dei casi nel Centro-Sud Italia. 

Per l’Ania, l’associazione fra le imprese assicuratrici, i prezzi della Rc Auto sono più alti a causa di una frequenza dei sinistri doppia, di risarcimenti molto più elevati (soprattutto per i danni alla persona) e di una inadeguata azione di contrasto dei reati di frode in assicurazione. L’associazione «concorda con l’Antitrust sull’identificazione dei fattori che determinano forti differenze di prezzo della rc auto tra l’Italia e altri paesi europei. L’indagine conclusa oggi evidenzia, infatti, che il nostro Paese è caratterizzato da un più elevato costo dei risarcimenti».  

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