mercoledì 15 maggio 2013

Le Nazioni Unite: contro la fame nel mondo, mangiatevi gli insetti


Gli esperti dell’ONU hanno emesso un parere ufficiale secondo cui per aiutare a combattere i problemi di cibo nel mondo si dovrebbero sfruttare gli insetti che sono una fonte di cibo inutilizzato. Anche la FAO concorda, e aggiunge che gli insetti hanno un impatto sull’ambiente meno negativo che l’allevamento del bestiame
LM&SDP
Per qualcuno sono già una specialità; per qualcun altro fonte di ribrezzo e disgusto solo al pensiero. Ma, gli insetti, secondo le Nazioni Unite sono invece una fonte «inutilizzata» di cibo che potrebbe risolvere in gran parte la fame nel mondo.

Se abbiamo idea che mangiare insetti sia un qualcosa che deve essere riservato a chi proprio non ha altro da mangiare, dovremmo ricrederci considerando che al mondo sono già circa 2 miliardi le persone che regolarmente si cibano di insetti.
Gli estimatori di questi “cibi” ritengono che siano una alternativa alla carne e al pesce grazie alla loro ricchezza in proteine, minerali, grassi e acidi grassi che li rendono particolarmente nutrienti.

In commercio si trovano molte specialità a base di insetti, così come nel mondo ci sono già diversi ristoranti e take away che li propongono in diverse maniere: dalle cavallette alle formiche fritte, coleotteri e bruchi in salsa e via discorrendo. Qui, in Italia, sono un po’ più difficili da trovare, tuttavia non è detto che prima o poi si possano trovare comunemente nelle gastronomie e, appunto, nei ristoranti… per finire con i supermercati o mercati rionali.
A ogni modo, anche se ne passerà di tempo prima che noi italiani si possa prendere in considerazione questo tipo di “alimenti”, sia l’Onu che la Fao, ritengono che si dovrebbero invece prendere in seria considerazione da qui in avanti, tenuto conto che ci sono oltre 1.900 specie di insetti che l’essere umano potrebbe tranquillamente mangiare.

Un allevamento di insetti, sostengono alla Fao, ha meno impatto ambientale negativo che non un allevamento animale perché c’è bisogno di meno terreno, acqua, cibo e si riduce anche il problema dei gas serra.
Insomma, fame o non fame, dagli insetti che volenti o nolenti accompagnano la nostra vita e, spesso, ci provocano fastidio, pare non ci sia scampo: un giorno ce li ritroveremo sulla tavola.

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